giovedì 27 giugno 2013

IL FILO INTERROTTO

M'incammino verso il treno: Mille pensieri confusi. Il primo è per mio figlio. Oggi lavora al mio posto. Ecco come passa il tempo.
D'improvviso ti accorgi che 'invecchi', tra virgolette, che  il tempo passa di corsa, benchè a te sembra solo ieri e non puoi fermarlo.
E non so se essere orgogliosa di lui, o sperare che nella vita aspiri a qualcosa di meglio, per non pentirsi poi, com'è accaduto a me, perchè noi genitori riponiamo nei nostri figli i nostri sogni infranti.

Mentre vado spero d'incontrarlo che torna da una consegna col vassoio in mano, è l'orario giusto, ma non accade.

sono talmente presa dai pensieri, che mi sfugge se il gattino a cui do sempre da mangiare è al solito posto.

Nel frattempo , mentre continuo a cercare con lo sguardo, mi attardo nella vetrina del norcino.
C'è qualcuno di mia conoscenza, faccio le mie considerazioni .. e proseguo. meno male non mi abbia vista.
E intanto programmo la mia mattinata.
Conto di tornare alla mia vecchia scuola, prima di arrivare all'ospedale.
Data la delusione di ieri, di cui parlerò più avanti, scatterò almeno due foto.
E m'interrogo sul perchè di tutto questo.
Cos'è che mi fa tornare sempre col cuore e la mente al mio passato, tanto più di quanto mi preoccupi del futuro e viva il presente?

E poi, come un fulmine a ciel sereno, la risposta è qui, davanti al mio naso, tra le vie di questo quartiere, e talmente palese che non ha senso la domanda.

Io cerco un filo, quel filo sottile e interrotto, che mi ha strappato alla mia infanzia e alle mie radici. Lo cerco illudendomi che tutto possa ricomporsi, come per magia.
E mi sento come un albero, che appunto radici non ha più, eppure continua a generare rami, al quale però manca un fusto solido.
come se la mia vita avesse fatto un balzo e mancasse un pezzo di me per arrivare a oggi, come volessi riavvolgere quel filo, per cambiare le cose, ma la vita non è un film e io non sono la regista di me stessa , ahimè.
E tutto questo non con poco dolore, se non ti basta chiudere gli occhi e stringere i pugni, se non ti restano che i ricordi , tanto più lieti , altrettanto dolorosi.
Perchè la magia non funziona là fuori, ma è solo nel tuo cuore.
Mi dico che sono stupida a continuare a crucciarmi ... pure non so farne a meno ....




Nessun commento: