giovedì 12 febbraio 2015

UN GIOVEDI' GRASSO

IL sole riflette sulla facciata di un palazzo di fronte. 
Attraverso il vetro il suo colore è quasi rosso. Un rosso freddo di un tramonto d’inverno, quasi arancio, quasi giallo.

Oggi la giornata è stata quasi primaverile, ma già vedo nuvole grigie addensarsi alle spalle di quel riflesso,e auspico che il tempo regga, per domani.

Domani riposo, intanto mi rilasso al pc e scarico canzoni  dell’ultimo Sanremo.
Quest’anno le canzoni sono tutte carine.

Come tutti gl’inverni la fa da padrona l’apatia.
ti accade di non percepire i sensi di quello che cerchi e che davvero vorresti. 

Senti il tempo calarti sugli arti e sulla fantasia . come un velo impietoso che lentamente copre ricordi e pensieri, e come una mano calata sul cuore opprime i tuoi sentimenti , rendendoti sempre più cieco e sordo alla vita.
E ti senti più vecchio e più solo, anzi lo sei.
E te ne accorgi quando la bilancia dei pensieri pende sui ricordi , invece che sul domani.
E in un giorno come oggi t’inventi una maschera nuova, quella per un giorno solo, invece che per la vita, visto che è carnevale, visto che ancora ti resta un po' per giocare ed esorcizzare la paura di questo domani che si accorcia.
Che man mano i sogni si spengono, come fiammelle sull’altare dei desideri che si esauriscono, spesso inesauditi.
E non è per forza tristezza abbracciare la realtà, anche se  può essere cruda.
Per fortuna c’è un Dio , e su questo tramonto che scende scrive la sua favola , ricordandoci di gioire già solo per il fatto stesso di esserci, per il quadro stupendo che ci regala ogni giorno questo cielo, per tutti i nostri affetti e per tutte le piccole cose. che sono quelle che davvero contano alla fine. Perché un sorriso diventa eternità, una stretta di mano calore, e l’ansia di un giorno nuovo è sempre un’opportunità e una conquista, un regalo.
Allora lascio a questo foglio la mia malinconia, rifletto su tutte le volte che la mia mente apre una pagina nuova, scrivendo pensieri che si affollano , fantasticando di sgombrare la mente, parlando a qualcuno che non è che me stessa. Quei racconti che leggi solo tu, e che se non metti per iscritto , sono già dimenticati appena formulati.
Aneddoti  quotidiani, semplici, che fanno la tua vita.che ti regalano sensazioni ed emozioni a seconda dell’umore .
Come guardare un bambino correre dietro a un palloncino che vola,  può sembrare deluso e affascinato al contempo.
Ed ecco  che amo la vita, anche nei momenti più cupi e più pigri, anche quando ti volta le spalle e ti fa piangere.
Amo la mia casa, vecchia e sempre in disordine, che proprio per questo sa raccontare e parlare di me  più di quanto faccia il mio diario.
E amo guardare la piazza dal mio balcone,  carosello di macchine e genti che non mi fanno mai sentire sola.
Le luci dei negozi quando scende sera, la gente frettolosa che si stringe nei cappotti mentre attraversa, le voci che mi giungono attutite dietro i vetri , che mi fanno compagnia.
E l’alba che si affaccia dietro quell’unico albero grande che padroneggia, mentre alle sue spalle si dirada la foschia, scoprendo  le cime, spolverate di neve, che prepotenti incombono sulle case che da lontano e al confronto sembrano le case di  un presepe , tanto sono piccole.
Mi piace guardare le stagioni  , attraverso la luce che cambia, quando il sole muta  le sue abitudini.
E mi affascina la luna , con il suo faccione sornione e rubicondo , che  gioca a nascondino tra le nubi,quando come un biscotto addentato mi cela una parte di se e quando sembra una gondola sospesa nel cielo …
E vivo nell’attesa perenne di un’altra estate, che risveglia i miei sensi addormentati, nella fissità  di uno sguardo che abbraccia l’orizzonte, mentre la carezza del mare lambisce le mie gambe. il mare così misterioso e grande, capace di contenere tutti i segreti del mondo. Il mare così calmo, o così tempestoso , che muta come il mio umore , il mare nel quale mi rifletto, come se per ogni onda che torna e va , recasse con se tutti i miei pensieri e tutti i miei guai, lasciandomi soltanto un grande vuoto,ma un senso di pace infinito..infinito come l’orizzonte ……
                                    patty