lunedì 13 agosto 2012

prima pioggia


oggi è piovuto, e ancora adesso che è uscito un pò di sole, il cielo è nero e plumbeo.
il primo acquazzone d'estate mi suscita sempre reazioni contrastanti.
Da una parte mi godo il refregerio momentaneo. Mi piace 
l'odore di terra bagnata che sale dall'asfalto, mi piace il silenzio che precede il rombo, il rumore cantilenante della pioggia sulla ringhiera. Se posso e sono in casa
spesso accompagno questi attimi ascoltando un po' di musica. Amo in questi casi, ascoltare sinfonie melodiche, che rispecchiano la mia anima e mi rilassano.
dall'altra mi prende la malinconìa. Succede quasi sempre 
che insieme al primo acquazzone ci saluta anche l'estate e penso all'avvicinarsi della stagione fredda, così triste e lunga. Così maledettamente sempre uguale con  le sue giornate corte vissute dentro un giubbotto, dove tutto si esaurisce tra il lavoro e la casa, quando il mare diventa grosso e lontano , e il freddo ti costringe alla noia e all'immobilità.
 e pur essendo cosciente che in questo mondo c'è bisogno di entrambi le stagioni, io vorrei fosse sempre estate.
L'estate per me è come un risveglio. anche fisicamente sto molto meglio rispetto all'inverno e credo che sia vero che la nostra psiche influisca sul nostro fisico.
Allora non mi resta che sperare che questo temporale sia solo momentaneo. d'altronde il tg diceva che doveva arrivare il gran caldo: "Caligola"
Perchè quest'anno hanno deciso di battezzare ogni evento climatico con dei nomi storici e mitologici e così abbiamo avuto Circe, Minosse, Ulisse, Caronte e adesso è il momento di Caligola.
Bè, speriamo si comporti bene e faccia il suo dovere, portandoci ancora il sereno senza peraltro farci 'scoppiare'
io, intanto, alla finestra aspetto , che il tempo decida da che parte stare, se con il nero o con il sole .. aspetto, la testa piena di pensieri .....

mercoledì 1 agosto 2012

emozioni diverse

stamane la giornata è stata contraddistinta da emozioni diverse.
La prima in assoluto,  è stata l'euforia nella consapevolezza di essere finalmente in ferie, attenuata dalla motivazione per la quale mi alzavo così presto.
Sì, mi sono alzata presto per andare in via ostiense, dove ci sono gli uffici ACEA, per rimediare allo sbaglio che ho fatto come tanti italiani di entrare nel 'mercato libero'..... ma quale mercato libero e risparmio ... non è questo il sito adatto per commentare i perché e le motivazioni, ma vi dico una cosa: diffidate di ogni forma di cambiamento, nessuno vi regala niente e alla fine vi ritrovate la carota in ......
L'Italia non è pronta ancora per le famose liberalizzazioni che tanto promuovono e tanto decantano, alla fine il più pulito c'ha la rogna e il peggio non è mai morto.
Detto fatto, decido di prendere il trenino che passa nel mio quartiere, scelta saggissima, circa 30 minuti tra attendere e arrivare. ed ero lì, in una giornata fortunatissima, dato che avevo soltanto 17 numeri prima di me.
Dopo aver ottenuto come mi aspettavo, non più della rateizzazione della cifra, esco costernata e rassegnata e decido di farmi una passeggiata nei dintorni.
E anche qui mi tornano quei ricordi distanti, ma tanto presenti, io bambina, che in un giorno d'estate come questa mi alzo di buon'ora ,trepidante della novità, stamane vado con mia nonna, l'accompagno ai mercati generali, dove lei lavora e sempre mi racconta.
Ho sonno, ma l'emozione è troppo forte.... e respiro l'aria dell'alba più pulita di oggi che mi entra nei polmoni e l'eccitazione sale alla vista dell'entrata ... quale sorpresa troverò dentro, manco stassi a varcare il cancello di una reggia dove mia nonna è la dama più acclamata.
Ci sono tornata spesso, ricordo, e ho conosciuto persino la mia prima simpatia, se non ricordo male si chiamava Raule , io avevo 11 anni e lui 18, mia nonna lo rimproverava ricordandogli che ero piccola e a me diceva che non era per me,  'Pesciarolo'- mi diceva -' e puzza tornato a casa'...hi,hi
E quella via, tante volte attraversata, nei pomeriggi con lei, quando andava ad aiutare una famiglia di amici per sbarcare il lunario dato che mio nonno era invalido e c'era bisogno . Avevano un bambino di qualche anno più piccolo di me;'Paoletto' lo chiamavamo ....Ci fermavamo spesso a un bar all'angolo a prendere un gelatino, a volte veniva anche il papà 'Mario'  ed era una persona simpaticissima e solare con il quale ci piaceva molto stare perché era divertente.
La mamma ricordo soffriva di una disfunzione , quelle per le quali ingrassi a dismisura e non puoi farci nulla , era una persona buonissima anche lei, ma spesso la sua situazione la costringeva in casa.
Chissà, mi domando, che fine ha fatto questa famiglia, sono passati 40 anni, mia nonna non c'è più, e Mario e Marcella (così si chiamava la moglie) oggi sarebbero abbastanza grandi anche loro.
'Paoletto' avrà messo su famiglia? bò, oppure lavora nella tappezzeria del padre, avevano una tappezzeria a piazza Fiume, o forse non c'è più .. chissà.
Che peccato, il tempo e le distanze sono inclementi e ci fanno perdere, o forse non ci perdiamo mai finché nei nostri cuori torna a brillare il ricordo.
Alla fine oggi, arrivata davanti ai mercati, ho avuto la delusione di trovarli tutti recintati, la polvere e l'afa che prendevano la gola, sapevo che li avevano spostati, ma speravo di potermi avvicinare almeno ai cancelli, invece a malapena sono riuscita a fare una foto.
Cmq il cartello dei lavori parlava di 'riqualificazione dei mercati generali' ... torneranno di nuovo lì? non si sa, certo che con la vita di oggi il punto non è dei migliori, dato l'invivibilità della mia città oggi, e anche se lo ricordo un po' caotico  allora, stamane passeggiando ho fatto un bel salto, nella mia infanzia, nei miei affetti e  nella mia splendida, caotica, remota città, che non è solo monumenti e bellezza, ma 'strappi' di vita , di ieri, di oggi, di sempre........