lunedì 26 novembre 2012

L'INVERNO CHE INCOMBE

Qui,sul pc, tra una lettera e un'altra, tra una foto e l'altra, con le cuffie e la musica, a inventarmi un pomeriggio apatico.
La giornata di lavoro è trascorsa , come tutte le altre, sempre di corsa. Unica e triste novità , dieci minuti rubati al mio dovere, per presenziare a un funerale nel mio quartiere, del quale non avrei voluto, ma non mi va di scendere in particolari, tale la tristezza che mi assale.
E fa freddo; siamo a fine novembre e l'inverno è alle porte.
E rende ancora più melanconica la mia giornata.
E si avvicina il Natale, e io come sempre , non riesco a gioirne.
Non c'è niente da fare, l'inverno non è per me.
Dovrò inventarmi qualcosa o morirò d'inedia, me lo sento.
Ma quest'anno non trovo nulla che mi scuote da questo torpore: persino le mie macchinette fotografiche giacciono nel loro mobiletto, in attesa che mi decida a riprenderle in mano.
Ma non ho stimoli.
Mi trovo ingrassata e invecchiata, mi salva un pò di spirito, che da sempre mi contraddistingue
Sento il bisogno di ritrovarmi, in qualcosa che mi risvegli, ma cosa?
L'amore procede, semplicemente sul suo binario, senza problemi, ma nemmeno scossoni, così la vita.
Talvolta mi trovo ad interrogarmi, su cosa cerco, ma non trovo le risposte.
Sarà che 50 anni sono troppi per volare, ma ancora pochi per rinunciare ai sogni.
Ma i miei sogni sono impossibili e irraggiungibili e restano a farmi compagnia, tra le ali di una canzone, nei pensieri che si affollano dalla mente al cuore e lì restano, senza mai riuscire a librarsi.
E spesso mi sento confusa, perché più passa il tempo, più faccio fatica , a trovarli dentro me.
E non posso smettere di cercarli, senza di essi, sarei io a perdermi, per sempre ... se sono l'unica cosa che mi resta, per sentirmi viva.
E intanto il tempo corre, senza riuscire a fermarlo, come vorrei, nei ricordi dei momenti felici, nella speranza di un domani racchiuso dentro un chissà ..... patty



martedì 20 novembre 2012

lunedì 19 novembre 2012

L'IDEA PER SCRIVERE

Quante volte, durante il giorno mi viene l'idea. Di scrivere, di qualunque cosa, è sufficiente un qualsiasi piccolo aneddoto, per far nascere in me un' emozione, o scatenare una sensazione, che avrei voglia di descrivere o raccontare.
E le parole sono là, galleggiano nell'aria, a un palmo del mio naso e accompagnano i miei pensieri, e l'immaginazione vola. 
Poi però, l'attimo passa e quando finalmente poggio le dita sulla tastiera del mio pc, ho dimenticato tutto e mi spiace perché mi sono lasciata sfuggire l'attimo.
Causa la frenesia del lavoro e della vita, che non ti permettono di assaporare a pieno il presente, ragion per cui ti resta ben poco del momento vissuto, di quel che hai provato. Peccato ...
Alla fine, queste poche parole bastano a raccontare la corsa di questa vita, che man mano che avanza, sembra accelerare il passo, e non ci lascia scampo.
Io che sono sempre a cavallo tra la sognatrice e il concreto, mi alzo in volo , ma non troppo in alto per il timore di cadere.
Così accade, che ciò che più mi colpisce e cattura la mia fantasia è ciò di più semplice e piccolo di questo mondo.
E medito sull'essere umano e le sue miserie, quanto per le sue meraviglie.
E mi commuovo per un 'micetto' bagnato, e per la vita noiosa del nostro amico cane, interrogandomi su quello che provano e su cosa ci direbbero se sapessimo intendere la loro lingua.
E invidio la libertà umile dei passeri, che piccoli e indifesi non temono il freddo e la fame, e volano inconsapevoli dei rischi e della breve vita che li attende.
Noi , invece, siamo qui, a lambiccarci il cervello, con mille domande e mille paure, con tutte le angosce e le attese del caso, mai soddisfatti del poco , ma nemmeno del tanto, pronti a volere altro, quando un sogno si è realizzato.
Forse questo siamo: un castello di sogni, un impero di perché e di per come, un cielo di ma e di se, sospesi tra ricordi e presente, in attesa di un futuro che possiamo solo immaginare, in salita su una scala più o meno ripida, che ci porta chissà, chissà dove ... e ahimè sempre in corsa, sempre in affanno, come se tutta la paura di non arrivare ci opprimesse..
o di non arrivare .. ma dove .....