domenica 28 ottobre 2012

MOMENTO NERO


domenica 28 ottobre y

E' vero, la felicità non è che un attimo. 
e io ne ho sempre avuto paura. A me è sempre successo così, dopo un giorno pieno felice, ce n'era uno pronto a lasciarmi lacrime.
E quest'arrivo dell'autunno puntualmente mi reca la sua malinconia e la sua tristezza.
In certi giorni così, tra il tempo brutto e la rabbia che cova dentro per tutto quello che non va, vorresti sparire, da tutto e da tutti . Sei talmente fuori e giù che non sai nemmeno più se avercela più con te stessa o con il resto del mondo.
Io forse ce l'ho con me, per quello che sono, che sembro così forte e invece sono talmente fragile, quando mi accorgo che il mio essere sempre  accondiscendente, finisce per voltarmisi contro, e come sempre pago della mia bontà.
Ma ho paura di me, 
Penso che un giorno scoppierò e farò quelche fesseria. Come dice qualcuno: Mai fidarsi di un buono quando diventa cattivo, e sento che giunta ai miai 50 anni , finirò per essere troppo cattiva e rimetterò in piano la bilancia.
Sento che è solo questione di tempo, ma quando scoppierò non sarà un temporale, sarà un uragano.
E poi dovrò sparire davvero, perchè non sarò
più capace nemmeno di vedere me stessa allo specchio, che non sarò più io , ma un'altra. E allora non piacerò più a me , e nemmeno agli altri. 
Ma se accadrà, non avrà più importanza.
Cerco di salvare il mio cuore , ma quante ferite ancora potrò sopportare?
Quando il vaso è pieno, basta una goccia, magari la più stupida per farlo traboccare, e il mio è all'orlo ormai.
Subire, sempre subire, tirare avanti, lasciarsi tutto alle spalle, smussare, perdonare, tacere, passare da stupido per quieto vivere e continuare a ingoiare, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno, dopo anno.
Resistere alla prepotenza e all'arroganza, alla falsità, e intanto cambiare dentro e nonostante tutto continuare a credere e ad amare, anche quando si è feriti, e stringere i pugni nell'impossibilità di reagire.
E sorridere, sempre, a tutti, portando quella maschera che tutti conoscono, ma quanta disperazione dietro tutto questo.
Quanti soprusi, angherie, quante rinunce per essere accettati, ma che vale? 
La superbia non vede più in là del suo naso e l'egoismo non conosce rispetto, né amore.
Beati gli ultimi che saranno i primi. Lo diceva Dio, ma a me succede l'opposto.
Ma io non mollo, non darò soddisfazione al diavolo e ho qualcosa di troppo grande per cui lottare, anche se annaspo e spesso sento di non farcela; ho un figlio, che è tutta la mia vita e al quale cerco d'insegnare, a essere diverso da me, di alzare la testa e sfidare il mondo.. Voglio insegnargli la forza , la certezza, e quei valori nei quali io , ormai non credo più.
E dopo tanto, ho anche una bella persona accanto, che non è forse la perfezione che sognavo, ma almeno lui è sincero e mi vuole bene ed è l'unico con cui io non sia costretta a infilare quella maschera.
E poi ci sono gli amici. Non sto nel loro cuore e non so dire, da uno a dieci , quanto mi amano o quanto mi sopportano, ma quando sono con loro sto bene e riesco a evadere da questo buio che mi porto addosso.
Forse è la prima volta, che mostro questo lato di me. Non mi è mai piaciuto, mettere in piazza i miei pensieri più cupi, anche quando scrivo un po’ malinconica , non lo faccio mai in toni così accesi.
Evidentemente, sarà colpa della pioggia , o forse dell'inverno, non lo so. O semplicemente per una volta avevo bisogno di sfogarmi, domani sarà già tutto passato, spero.

Intanto è già sera, da un pezzo, e domani si dorme un'ora di più e alle quattro di sera scatta il letargo.. che barba... spero venga presto un'altra estate a portare un po’ di sole, nel mio cuore freddo.



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